domenica 28 novembre 2010

Relativismo & Morale

Oby - Esiste il relativismo della morale?- Shell-Non esiste relativismo morale, la morale e' sempre la stessa, solo che assume costumi diversi e questo perche' essa ha la sua origine  direttamente negli istinti che, per la nostra specie, sono sempre gli stessi. Il vestito si modifica solo in funzione del fatto che essendo l'uomo un animale raziocinante tende ad interpretare le istanze dell'istinto attraverso il filtro della ragione e della specifica cultura che esprime. Oby- Mah! Il marchese casati stampa godeva sommamente nel vedere sua mogli scopata da altri ovvero un masochista morale e cioe' l'uomo NON ha istinti come la mia gatta che va in calore in DETERMINATI periodi dell'anno e sempre in quel modo. Per cui non esiste una legge di natura/divina superiore e rigida che ci determina e per questo che facciamo astrazione e ci distinguiamo dagli animali. che hanno comportamenti RIGIDI. Shell-La morale non attiene ai singoli individui ma ai gruppi sociali. Le regole che essa impone al gruppo che la adotta sono dettate dal contesto ambientale e culturale in cui questi si evolve MA sono elaborate sempre allo scopo di dare precise risposte a pochi elementari bisogni istintuali. A livello di gruppo, si possono avere norme morali appaiono contraddittorie ma siccome non tutti sono dei fessacchiotti, una semplice osservazione che vada oltre la pedissequa ripetizione di concetti appresi su topolino(e non mi riferisco a te) potra' facilmente dimostrare l'infondatezza di queste argomentazioni. Va da se quindi che non a senso parlare di individui immorali se non in funzione del gruppo che li ospita ed e questo a cui si fa riferimento quando si parla di relativismo morale. Ad esempio per il cannibalismo si e' sempre elaborata da parte dei gruppi che lo adottavano una morale che giustificasse tale pratica attribuendole una funzione spirituale ma la pulsione che ne stava alla base era dettata dalla carenza risorse proteiche. Quando invece si e' in presenza di comportamenti che rispondono a bisogni individuali e che sono antagonisti alle pulsioni istintuali non vi puo' essere giustificazione altra che quella razionale ma in questo caso occorre fare molta attenzione poiche' si antagonizzano pulsioni vitali e le conseguenze non sono facili da stabilire. E visto che parliamo di sopravvivenza della specie potrebbe non essere un dettaglio da poco. Oby - Si , ma se io, tu e gli altri volessemo filarci la nostra vita da anarco individualisti o meglio da ribelli assumendomi in toto le nostre resposabilita' e la nostra autonomia nel viveve senza piu' far di conto sulla societas che pre organizzata pesantemente a priori la morale come la mettiamo??? Shell-Non possiamo, il mondo oramai e' mappato, egemonizzato ed antropizzato e non e' realistico pensare che questo stato di cose possa cambiare neppure e' credibile che si possa indurre la gente a pensarla tutti allo stesso modo. Probabilmente la scossa potrebbe arrivare proprio dagli accadimenti di questi anni, la caduta dell'egemonia occidentale avra' conseguenze che a quanto sembra gli occidentali stessi non sono in grado di cogliere. Basta guardare come i nostri governi si comportano rispetto alla crisi, tutti sembrano convinti che il problema sia la crescita economica e la competitivita', mah io penso che siano tutti degli sciocchi.

giovedì 7 ottobre 2010

Se (Rudyard Kipling)

Se puoi non perdere la testa quando tutti attorno a te
L' hanno perduta e te ne incolpano,
Se puoi ancora credere in te stesso, quando più nessuno crede in te,
E tuttavia ti chiedi se non abbiano ragione gli altri e torto tu.
Se puoi attendere con calma ciò che ti spetta
o se, perseguitato, non pagare
odio con odio, offesa con vendetta,
senza per questo abbandonarti al gusto di stimarti santo tra i santi, e tra i giusti il giusto.

Se puoi sognare, e tuttavia non perderti nelle reti del sogno,
Se puoi pensare senza tutto concedere al pensiero;
Se puoi fissare in volto trionfo e disonore,
E senza per questo spalancare il cuore a nessuno dei due.
Se senza batter ciglio puoi il tuo vero vedere fatto menzogna sulle labbra dell'insincero,
E di colpo crollare quanto hai caro per tosto ricomporlo con amaro coraggio.
Se in un solo colpo puoi rischiare tutto quanto hai avuto dalla vita e perderlo,
E poi ricominciare senza pentirti della tua partita;

Se potrai richiamare il tuo coraggio quando da un pezzo lo avrai dilapidato
E stare saldo quando sai che tu altro non puoi più fare,
Se non dirti "Su!".

Se puoi toccare il fango senza insozzarti
E dar la mano ai re senza esaltarti.
Se amico o nemico male potrà mai farti.
Se tutti gli uomini avrai cari ugualmente, ma più degli altri nessuno.
Se nel balzo saprai d'un solo istante
superare l'istante che non perdona,
Tua è allora la Terra, e tutto ciò che dona,
Allora sarai uomo, figlio mio.

Rudyard Kipling

sabato 25 settembre 2010

Nemesi

Ci dicono che la crisi è strutturale: io sono d'accordo, ma che significa strutturale? Si definisce strutturale una un vizio in un sistema più o meno complesso, che non può essere corretto se non rimuovendo le cause(strutture) che rendono tale sistema instabile. Invece noto con stupore che i governi, tutti, si preoccupano di far "ripartire" l'economia ed allora ti rendi conto che della crisi i signori della terra, non hanno ancora capito nulla. Ricercatori, scienziati, queste nobili figure della nostra illuminata epoca, sembrano non rendersi conto di essere orma funzionali al solo sistema della produzione di massa. Si progettano e si producono beni di consumo e non beni durevoli, si spacciano come novità piccole e magari inutili migliorie, solo per indurre falsi bisogni e quindi sostenere consumi quasi sempre inutili. Ci dicono che le culture transgeniche servono per risolvere il problema delle carenze alimentari e nutrire gli affamati, ma dicevano le stesse cose quando gli affamati erano solo pochi milioni e con gli interventi che ci consigliavano allora, oggi di affamati ne abbiamo un miliardo, quindi forse si preoccupano solo di avere più affamati. Gli intellettuali continuano a prendersela con il capitalismo senza accorgersi che il nemico vero, si trova dall'altra parte. Se al mondo non esistesse più un solo capitalista e si attuasse il socialismo utopico perfetto, non quello di Stalin e dei gulag, ma proprio quello di Marx, o di chi in suo nome auspica l'avvento dell'socialismo ugualitaristico, il mondo starebbe ancora peggio di come sta adesso. Invece di avere un miliardo di consumatori ne avremmo 7 magari 8 e poi 10 miliardi.
Avremmo meno panfili ma in compenso ci sarebbero miliardi di automobili, magari piccole e poco inquinanti, dovremmo costruire tante case popolari da cementificare una buona parte del pianeta, ognuna delle quali con il suo bel frigorifero, tv al plasma ed ogni sorta di amenità tecnologica. Avremmo milioni di asili nido, dove allevare milioni o forse miliardi di bambini, che diverranno a loro volta consumatori e via in un ciclo infinito, anzi no! Finito, poiché piaccia o meno,le risorse sono quelle che sono. Quale che sia il sistema sociale che si attua, fosse anche il migliore possibile, non risolveremmo il problema di fondo, e cioè che siamo in troppi. Poiché, sia chiaro! Anche 30 miliardi di abitanti di Arcadia produrrebbero tanto metano da condurci inesorabilmente all'estinzione. Quindi il problema non consiste in, destra, sinistra sopra o sotto, il problema è che dobbiamo affrettarci e progettare un nuovo modello, non di sviluppo, senza per questo escluderlo, ma di umanità, un modello i cui caratteri fondanti debbano essere condivisi da tutti e non uno che paia migliore a me o a te. Questo per evitare gli errori del passato ed evitare che i nostri nipoti sputino sulle nostre tombe. Non vi è alternativa possibile! Diversamente, assisteremo a guerre, carestie e forse anche alla nostra estinzione, che sia tra 10 20 o 100 anni che differenza fa?

Etimologia della Uallera o Guallera

Questo termine napoletano che si pronuncia “uallera”, stà ad indicare

il sacco scrotale preposto al contenimento dei testicoli.

Viene anche usato per sottolineare un senso di noia

o di fastidio (me fatt na uallara tant...).

Alcune sue varianti indicano il carattere

particolarmente tedioso di certi individui es. Guallaruso.

Ipotesi Etimologica

Dice il Corrado ne Il Cuoco Galante che a napoli nel settecento
i tacchini son detti Galli d'india.
Cap. V pag. 62

Si osserva che attualmente il terminee partenopeo che identifica
Il tacchino (Guallarino) potrebbe essere la traduzione di Gall(gallo)
r'india (d'india) da cui G(u)all (d)a rin(di)a.
Quindi, per affinità morfologica tra lo scroto ed il bargiglio
del gallinaceo, potrebbe aver avuto origine il termine Guallera.

giovedì 23 settembre 2010

Ci dicono che la crisi è strutturale; io sono d'accordo, ma che significa strutturale? Si definisce strutturale il vizio presente in un sistema più o meno complesso. Proprio perchè strutturale, lo si può risolvere unicamente  rimuovendone le cause, cioè le strutture che rendono quel sistema instabile. Noto invece con stupore che i governi, tutti, si preoccupano di far "ripartire" l'economia, ed allora ti accorgi che della crisi i signori della terra non hanno ancora capito nulla. Ricercatori, scienziati politici, tutte nobili figure di questa illuminata epoca, sembrano non accorgersi di essere ormai funzionali al solo sistema della produzione e dei consumi. Si progettano e si producono beni. Tuttavia li si vuole effimeri. Si spacciano come novità rivoluzionarie, piccole e magari inutili migliorie, tutto al solo scopo di indurre falsi bisogni e sostenere consumi quasi sempre inutili. Ci dicono che le culture transgeniche servono per risolvere il problema delle carenze alimentari e nutrire gli affamati, ma dicevano le stesse cose, quando gli affamati erano solo pochi milioni e con gli interventi che ci consigliavano allora, oggi di affamati ne abbiamo un miliardo quindi, forse, la loro vera preoccupazione è avere più affamati. Gli intellettuali continuano a ad indicare nel capitalismo la fonte di ogni male, senza rendersi conto che il nemico vero, si trova dall'altra parte. Se al mondo non esistesse più un solo capitalista e si attuasse il socialismo utopico perfetto, non quello di Stalin e dei gulag, ma quello di Marx o di chi in suo nome auspica l'avvento dell'socialismo ugualitaristico, finiremmo per stare peggio di adesso. Invece di avere un miliardo di consumatori ne avremmo 7 e magari 8 e poi 10, avremmo meno panfili ma miliardi di automobili, magari piccole e poco inquinanti, avremmo tante case popolari da dover cementificare una buona parte della terra, ognuna delle quali con il suo bel frigorifero, tv al plasma ed ogni altra amenità tecnologica. Avremmo milioni di asili nido, dove allevare milioni o forse miliardi di bambini, che diverranno a loro volta consumatori e via in un ciclo infinito, anzi no finito, poiché piaccia o meno,le risorse sono quelle che sono. Quale che sia il sistema sociale che si scelga, fosse anche il migliore possibile, non risolveremmo il problema di fondo, e cioè che siamo in troppi. Perché, sia chiaro! Anche 30 miliardi di abitanti di Arcadia produrrebbero tanto metano da condurci inesorabilmente all'estinzione. Quindi il problema non è destra sinistra sopra o sotto, il problema è che dobbiamo affrettarci e progettare un nuovo modello, non di sviluppo, senza per questo escluderlo, ma di umanità, un modello i cui caratteri fondanti debbano essere condivisi da tutti e non uno che paia migliore a me o a te. Questo per evitare gli errori del passato e garantirci un futuro. Non vi è alternativa possibile! Altrimenti assisteremo a guerre, carestie e forse alla fine i nostri nipoti sputeranno sulle nostre tombe, che sia tra 10 20 o 100 anni che differenza fa?