sabato 25 settembre 2010

Nemesi

Ci dicono che la crisi è strutturale: io sono d'accordo, ma che significa strutturale? Si definisce strutturale una un vizio in un sistema più o meno complesso, che non può essere corretto se non rimuovendo le cause(strutture) che rendono tale sistema instabile. Invece noto con stupore che i governi, tutti, si preoccupano di far "ripartire" l'economia ed allora ti rendi conto che della crisi i signori della terra, non hanno ancora capito nulla. Ricercatori, scienziati, queste nobili figure della nostra illuminata epoca, sembrano non rendersi conto di essere orma funzionali al solo sistema della produzione di massa. Si progettano e si producono beni di consumo e non beni durevoli, si spacciano come novità piccole e magari inutili migliorie, solo per indurre falsi bisogni e quindi sostenere consumi quasi sempre inutili. Ci dicono che le culture transgeniche servono per risolvere il problema delle carenze alimentari e nutrire gli affamati, ma dicevano le stesse cose quando gli affamati erano solo pochi milioni e con gli interventi che ci consigliavano allora, oggi di affamati ne abbiamo un miliardo, quindi forse si preoccupano solo di avere più affamati. Gli intellettuali continuano a prendersela con il capitalismo senza accorgersi che il nemico vero, si trova dall'altra parte. Se al mondo non esistesse più un solo capitalista e si attuasse il socialismo utopico perfetto, non quello di Stalin e dei gulag, ma proprio quello di Marx, o di chi in suo nome auspica l'avvento dell'socialismo ugualitaristico, il mondo starebbe ancora peggio di come sta adesso. Invece di avere un miliardo di consumatori ne avremmo 7 magari 8 e poi 10 miliardi.
Avremmo meno panfili ma in compenso ci sarebbero miliardi di automobili, magari piccole e poco inquinanti, dovremmo costruire tante case popolari da cementificare una buona parte del pianeta, ognuna delle quali con il suo bel frigorifero, tv al plasma ed ogni sorta di amenità tecnologica. Avremmo milioni di asili nido, dove allevare milioni o forse miliardi di bambini, che diverranno a loro volta consumatori e via in un ciclo infinito, anzi no! Finito, poiché piaccia o meno,le risorse sono quelle che sono. Quale che sia il sistema sociale che si attua, fosse anche il migliore possibile, non risolveremmo il problema di fondo, e cioè che siamo in troppi. Poiché, sia chiaro! Anche 30 miliardi di abitanti di Arcadia produrrebbero tanto metano da condurci inesorabilmente all'estinzione. Quindi il problema non consiste in, destra, sinistra sopra o sotto, il problema è che dobbiamo affrettarci e progettare un nuovo modello, non di sviluppo, senza per questo escluderlo, ma di umanità, un modello i cui caratteri fondanti debbano essere condivisi da tutti e non uno che paia migliore a me o a te. Questo per evitare gli errori del passato ed evitare che i nostri nipoti sputino sulle nostre tombe. Non vi è alternativa possibile! Diversamente, assisteremo a guerre, carestie e forse anche alla nostra estinzione, che sia tra 10 20 o 100 anni che differenza fa?

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